Le Caravelle

Le Caravelle è un progetto di formazione per la valorizzazione del personale dei centri per l’impiego, che ho ideato nel 1997 assieme a Fabrizio Giorgilli, su incarico dell’allora Direttore Generale del Personale del Ministero del Lavoro Paolo Francalancia. Il progetto - come ha scritto lo stesso Francalancia - voleva rappresentare innanzitutto un’occasione di riflessione dell’Amministrazione su sé stessa, al fine di rivedere in chiave critica i comportamenti del passato - con riferimento in particolare alla cultura dell’adempimento burocratico e all’autoreferenzialità - in funzione di un traghettamento verso nuovi scenari operativi. Il percorso immaginato spostava, allora, anche sulla base delle esperienze condotte negli ultimi anni da alcuni uffici periferici, il punto di equilibrio sui comportamenti, centrando l’attenzione dunque non sul cosa si sa ma sul come si valorizza il sapere. I principi operativi generali erano riconducibili alla valorizzazione delle risorse interne e delle differenze locali, ma anche allo sviluppo di saperi comuni, con una forte attenzione per le funzioni sistemiche di governo e di coordinamento del processo, in modo da garantire lo scambio di esperienze ed opinioni tra operatori di diverse realtà territoriali, presidiare i processi di apprendimento individuale ed organizzativo, gestire i flussi informativi generali.

che prevedeva una durata di tre anni (1998-2000), è stato strutturato in 7 fasi, relative a: azioni di sensibilizzazione, informazioni tecnico-professionali di base, ricerca sul campo, attività a sostegno del cambiamento culturale e comportamentale, orientamento specialistico, attività di formazione specialistica, monitoraggio e valutazione dell’intervento. Anche dal punto di vista delle metodologie la proposta fu fortemente innovativa: la ricerca diventava parte integrante del programma formativo, come contenuto di discussione, esercitazione, riflessione e benchmarking; i momenti d’aula si alternavano con incontri outdoor e formazione a distanza; l’iniziativa, dopo una parte comune, si diramava in una serie di percorsi professionalizzanti che offrivano la possibilità di costruire itinerari diversificati.

La scelta del nome non fu casuale: pensammo che l’immagine delle caravelle rappresentasse con efficacia (e con un briciolo di ambizione) l’obiettivo di transitare dal vecchio al nuovo mo(n)do di intendere il servizio pubblico rivolto a quanti ricercano informazioni, consigli e orientamento per il lavoro e la formazione.

Le Caravelle da progetto del Ministero del lavoro divennero ben presto un progetto del Dipartimento della funzione pubblica, coordinato da Ubaldo Poti, ed è stato realizzato (non sempre bene) da diversi soggetti, tra cui il Formez.

Allegato: articolo di Paolo Francalancia